Cos'è famiglia sackler?

La Famiglia Sackler

La Famiglia Sackler è una famiglia americana di origine ebraica, nota per la sua vasta fortuna accumulata attraverso la Purdue Pharma, l'azienda farmaceutica che ha prodotto l'OxyContin. Le loro fortune e le loro attività filantropiche hanno subito un'acuta crisi in seguito alle controversie relative al ruolo dell'OxyContin nella crisi degli oppioidi negli Stati Uniti.

I membri più noti della famiglia includono i tre fratelli: Arthur, Mortimer e Raymond Sackler, figli di immigrati ebrei polacchi. Ognuno di loro ha avuto un ruolo chiave nella costruzione del loro impero farmaceutico, ma è l'OxyContin, un potente antidolorifico oppioide, a essere al centro delle controversie.

Il successo dell'OxyContin, ampiamente promosso come una soluzione sicura per il dolore cronico, ha portato a enormi profitti per la famiglia Sackler, che ha saputo reinvestire in una serie di settori, dall'arte alla filantropia. Tuttavia, la commercializzazione aggressiva e la minimizzazione dei rischi di dipendenza e abuso hanno portato a un'epidemia di dipendenza da oppioidi con conseguenze devastanti.

La Purdue Pharma e la famiglia Sackler sono state oggetto di numerose cause legali per il loro ruolo nella crisi degli oppioidi. Le accuse includono marketing ingannevole, minimizzazione dei rischi di dipendenza e contributo all'aumento delle overdose e dei decessi correlati agli oppioidi.

Molti musei e istituzioni culturali, precedentemente sostenuti dalla filantropia della famiglia Sackler, hanno preso le distanze da loro, rifiutando donazioni future e rimuovendo i loro nomi dagli edifici e dalle mostre. Questo rappresenta un significativo danno alla reputazione per la famiglia e per le istituzioni che avevano legami con loro.

Il futuro della famiglia Sackler e della Purdue Pharma è ancora incerto, con un piano di ristrutturazione aziendale volto a risolvere le cause legali e a fornire fondi per la prevenzione e il trattamento della dipendenza. Tuttavia, la controversia e il dibattito etico sul loro ruolo nella crisi degli oppioidi continuano a persistere.